Alfredo Ascani // Il mito

        Son formichine i naturalisti 
        che sanno coitivare sulle altane
        cento e più sistemi floreali, 
        fino al timido brolo limitato 
        dal rado filare pettinato, 
        qui l'erbetta, la sapida ruchetta 
        e pur'anco asserpato sulle canne 
        l'onnipresente scarlatto pomodoro. 
        Altri invece la luna controllando 
        adombrano il vino nella botte, 
        oppure misurando nel forno 
        la vampa necessaria per la soia 
        ed il farro che danno innesti rari 
        nell'impasto del pane più integrale: 
        ammiro molto questa ortodossa 
        ricerca di cibo naturale. 
        Filosofia nuova della vita 
        che rifiuta il presente cittadino 
        vedendo lumi nel mitico passato, 
        tanto che presto rivedremo 
        dell'arcadico sogno riaffermato: 
        il coturno alato il peplo il manto
        ed il ramato strigile arcuato.