Alfredo Ascani // Poeta e Scrittore

Carissimi,

questa mia lettera è corale, si rivolge a tutti i miei amici.
La domanda di conoscere la mia poesia, mi ha colto di sorpresa, e mi ha posto degli interrogativi. Perché non mi espongo, come vedo fare ad altri poeti? La mia ritrosia a sponsorizzarmi; non ho mai partecipato a concorsi poetici, a cosa è dovuta? Sono un timido ? Temo il giudizio?
Credo invece che le ragioni di fondo siano anche se non mi è difficile capire che in qualsiasi interrogativo sincero c’è sempre un fondo di verità.
La è sempre un coagulo di tante piccole verità però alcune predominano, ritengo che siano queste: la tematica che tratto, la mia incertezza di fondo.
II mio grande interrogativo: sono riuscito ad universalizzarle?
II rispetto assoluto che nutro per l'umanità, mi cautela, ho visto ed ascoltato troppi imbonitori, venditori di fumo, estremamente egocentrici, che amano solo se stessi.
Soltanto ora che conosco più profondamente le vostre case, mi permetto d'inviarvi le ultime due di liriche, unitamente ad un piccolo saggio che la mia università ha avuto la bontà di pubblicare. Questo saggio è un momento per me importante della riflessione poetica.
Riflettere su cosa io intendo per poesia. smitizzare l'alone che ne impedisce l’ingresso a tanti lettori, far visitare il laboratorio dell' artigiano, mostrare senza remore gli strumenti che il poeta utilizza, le sue difficoltà, le sue scelte, la faticosa ricerca di una armonia che egli non possiede, ma che ricerca con fedele costanza, anche quando non scrive.
La poesia deve universalizzare istanti, fremiti, brividi, Le nostre emozioni più profonde.
Far sì che il lettore rammenti che il tema che legge non è solo del poeta, ma è essenzialmente anche suo, deve ricordare che quel momento, quell’incontro, quel dolore, quell’amore, quella nostalgia, quella incompletezza, è sentita o è stata sentita. Termino al femminile, anche se il dolore e l’incontro meritano un predicato coniugato al maschile.
Quindi non cercare il poeta, ma vivere le emozioni, per togliere la polvere accumulata sul proprio interiore, riflettere sulle meraviglie che sono racchiuse nel nostro animo, in sostanza riconoscerle per riconoscersi.
Ecco ora posso spedirvi la mia modestissima ricerca poetica, ringraziandovi della vostra amicizia, che mi è necessaria.

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// Opere

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Cercavo una sola parola

Cercavo una sola parola

Raccolta di poesie, 1990

Mi accingo a scrivere questa prefazione con titubanza, poiché questo libretto che sto per dare alle stampe; è completamente a mia cura, non saprei come definirlo: poesia? Nel dubbio, lascio la decisione ai lettori.
E vero, i ricordi, le memorie, i sentimenti più personali vi imperversano, ne chiedo scusa, pero oggi mi conforta il sapere che quest'abito; che negli anni cucivo esclusivamente per me e per Karen...

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L'indagine Silente

L'indagine silente

Raccolta di poesie, 1994
Molti sono i percorsi poetici inselvatichiti, fra questi la rima è la più desueta: ardore, fervore, sono da tempo intransitabili. Ma strade intermedie possono essere visitate senza cadere nella sua ritmica ossessione?
La raccolta si pone tra le sue righe questo desiderio - quesito, ricordando peraltro che accanto al problema formale mi proponevo un tema reale: descriverci, scoprirci per poi infine accettarci. In questo febbrile storicissimo anno diveniva inevitabile perseguire tali mete, avendo però cura che il tutto non divenisse imperativo...

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Il Seme Segreto

Il seme segreto

Raccolta di poesie, 1999
Siamo oltremodo lieti di inoltrarci in questa terza tappa scrittura poetica di Alfredo Ascani. L'affetto fraterno che da molti anni stringe tra noi un legame amicale, agevola la lettura dei labirinti misteriosi del suo intimo manifestati attraverso la parola scritta che ancora invera il consueto binomio poesia-vita con questa sorta di autobiografia del quotidiano interiore ed esteriore. Qui è la soglia, luogo o nonluogo dove la parola poetica si fa conoscenza: ad essa si perviene dopo il rovello nel buio grembo dell'animus dove al macero stanno i sogni, le inquietudini le illusioni e le disillusioni e tutto quanto sta al di sotto o al di sopra delle cose.

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Baciati dall'Olimpo

Baciati dall'Olimpo

Romanzo, 2007

Un sentimento di reazione mi sorse spontaneo quando scosso dagli eventi, dalle crude immagini che la televisione in tempo reale trasmetteva: i volti disperati degli ostaggi, le auto imbottite di esplosivi che giornalmente seminavano la morte, una ripugnanza altrettanto violenta dentro mi esplose, non sopportavo un tale orrore quotidiano.
Un anno il 2004 così miserabile che sentivo il mio cuore pietrificarsi, perché l'orrore quando è giornalmente somministrato genera l'assuefazione, pian piano più nulla ci sorprende, più nulla d stupisce.

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Baciati dall'Olimpo

La breve intensa vita di Doroteo Arango

2011

Introduzione e formazione di Doroteo
Il fascino della fotografia può essere tanto forte, da colpirti e riuscire a renderti d'un tratto presenti fatti della storia, così reali che tu stesso osservandoli puoi immedesimarti, ed in un certo senso riviverli.
Una mostra fotografica allestita al Palazzo delle Esposizioni a Roma, mi ha offerto quest'orizzonte per me inusitato. Certo apprezzavo la fotografia; specialmente se di epoca, ma questa esposta sul "Mexico.Immagini di una rivoluzione"...

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